DUBHE SIEGFRIED
DATI PERSONALI
Nome originale: Siegfried
Nome doppiaggio storico italiano: Orion
• Età: dai 17 ai 19 anni circa
• Altezza: 1,95 m circa
• Peso: 85 Kg circa
• Luogo di nascita: Asgard
• Località di addestramento: Asgard
Colpi speciali:
Spada di Asgard (Odin Sword) (Odin Suworudo): questo è il colpo più potente di Siegfried. Scava una specie di cerchio intorno all’avversario, per imprigionarlo nel vortice che viene a formarsi.
Occhi del Drago (Doragon Bureda Saboritado): somiglia al Drago nascente (mica per dire) solo che è doppio.
Doppiatori: originale Giappo: AKIRA KAMIYA; storico italiano: STEFANO ALBERTINI (ep.75), LUCA SANDRI (ep.76-83), ORLANDO MEZZABOTTA (ep.85-90), MAURIZIO SCATTORIN (ep.93-99), FELICE INVERNICI (ep.110)
Ho appena aperto il topic e debbo ringraziare già due ‘involontari’ collaboratori:
il sito
www.cavalieridellozodiaco.it e il sito di Antonio Genna, per le notizie riguardanti il doppiaggio.
Siegfried appartiene alla saga di Asgard.
Lo so che la cosa è controversa, alcuni, come la sottoscritta, amano alla follia questa saga, alcuni la odiano.
Lo so, è un filler, però ammettiamolo, è dannatamente ben fatto.
I suoi personaggi sono straordinariamente ben delineati, e soprattutto umani (sfiga a parte, ma nessuno è perfetto).
Allora, incontriamo il nostro Siegfried all’inizio.
Hilda richiama a sé le armature dei guerrieri di Asgard, e il primo che nomina è lui: ”Siegfried, massimo eroe della mitologia scandinava! A te conferisco la Toga Divina di Dubhe, della stella Alfa! “ e, nel doppiaggio storico: “Principe dei cavalieri e signore di somma virtù, lode a te, Orion, cavaliere di Asgard, favorito di Hilda e superbo difensore delle genti del Nord ...”
E qui c’è già una bella differenza.
Col doppiaggio originale, Hilda chiede alla voce sconosciuta “chi diavolo sei tu?” ma vabbè.
Già dalla presentazione si capiscono un po’ di cosette, licenze poetiche a parte.
In primis, che il nostro Siegfried è il comandante dei God Warriors (sennò non cominciava con lui e non gli affibbiava la Alfa) e secondo, che lui deve rendere conto solo a lei.
Io ci aggiungerei anche che sono morosi, e che lei è seme, ma queste sono fantasie mie.
Per tutta la saga di Asgard, lui rimane inginocchiato al suo cospetto, obbedendo ai suoi ordini, e provandole la sua fedeltà, sempre e comunque.
Rimane nel cuore la scena in cui, inginocchiati davanti a Hilda, ci sono lui, Mizar (Cyd) e Megrez (Alberich), poi solo lui e Mizar (Cyd), poi solo lui. Ricorda un po’ ‘quattro amici al bar’ di Gino Paoli, con la differenza che i 4 amici sono stati separati dalla vita, e loro dalla morte.
Ciononostante, crede nella sua regina fino all’ultimo. Anche quando si accorge che c’è qualcosa che non va.
Sembra che sia scemo, che non aspetti altro che i bronzini gli dicano che lei sta un attimino fuori di testa, però non è vero.
La foglia l’aveva già mangiata, e a più riprese.
Egli però ama moltissimo la sua gente, la sua divinità, e –ammettiamolo- la sua donna, e rimane fedele ai suoi obblighi verso tutti fino alla fine.
E’, quindi, un uomo leale, e un guerriero potente.
Possiede 2 delle legnate migliori di tutta la saga, giuro.
Viene giudicato invulnerabile, perché pare che abbia ucciso un drago e si sia bagnato nel suo sangue, esattamente come fece il Sigfrido della mitologia, da cui prende il nome. Già questa cosa aiuta, e non poco.
Purtroppo, come per il mitico eroe, rimane scoperto un punto sul torace, che diventerà il suo punto debole, il suo personale tallone di Achille.
Shiryu lo individua, Seiya lo colpisce, ma lui muore per sua volontà, contro Sorrento. E ciò per evitare l’umiliazione alla sua gente (nell’anime anche alla sua donna, ma è sempre lì il discorso).
Ora, mi sa che questo richiamo alla mitologia norrena porti ad una discussione parallela: è o non è il Sigfrido della leggenda?
Per me, no. Primo, perché anche l’altro è morto, tradito da una donna. E poi perché Saint Seiya ci ha già abituati a cose del genere, vedi Orfeo della Lyra. Penso che sia un parallelismo dovuto all’autocompiacimento degli autori.
Ora, diciamocelo: quale donna non ha mai desiderato un omarino del genere?
Fisicamente, oscilla fra il carino e il molto bello. Dipende da chi ha disegnato la puntata, ovviamente.
Anzitutto, è un vichingo. E quando dico ‘vichingo’ mi riferisco alla sua altezza. Se dobbiamo tenere fede ai dati che ho copincollato, è quasi 2 metri. Ciò vuol dire che se ci si mette è un rullo compressore, e non scherzo.
Poi quegli occhi color ghiaccio... <3
E quei capelli color fiordilatte-a-cui-mancano-le-uova? <3<3
In proporzione, è l’unico guerriero del Nord di cui sappiamo molto poco.
Degli altri sappiamo molto di più (a furia di flashback).
Sappiamo che appartiene ad una famiglia nobile di Asgard, perché frequentava abitualmente il palazzo reale, anche prima che cominciasse tutto l’ambaradan.
Che è amico di Artax/Hagen (che è poi quello che nel mito uccide Sigfrido) (però questo è suo amico, sul serio, e certe cosacce non le farebbe mai), e che probabilmente vanno a morosa insieme, dato che anche l’altro fila con la sorella di Hilda, Flare/Freya/Furea e chi più ne ha più ne metta.
Probabile cenetta a quattro, ecco.
E che, come Fiorello, va in moto anche a dicembre in maniche corte.
Solo che Siegfried non prende il raffreddore^^.
Adesso dovrei spiegare perché amo da impazzire questo personaggio.
C’è da dire una cosa, come premessa: la saga di Asgard, essendo un filler appunto, non ha continuità storica col resto dell’anime.
Per cui, non posso nemmeno dire che serve alla storia nella sua globalità. Questo è il suo limite, ed anche il suo bello.
Nessuno me lo può stravolgere, violentandolo.
Non possono fare come coi renegade, che vengono riportati in vita per combattere contro quello per cui hanno dato la vita. Non gli faranno mai fare il doppiogioco (che deve essere stato come essere spergiuri, per quei poveri ragazzi). E nemmeno perdere la loro dignità usando un colpo proibito. Questa è la storia che va avanti, che si evolve, che proprio nel momento in cui il loro atteggiamento ce li fa apparire più deprecabili, li innalza al tempo stesso al rango di eroi, e come nessun altro.
Gli asgardiani sono morti e non gliene frega assolutissimamente niente a nessuno.
Fuorchè a chi hanno fatto sognare.
Che di solito, sono anche le medesime persone che hanno imparato qualcosa dalle loro gesta.
E non dico tagliare le mele con la ‘spada di Asgard’, ma a livello umano: ti insegnano ad ascoltare, e a cercare di capire.
Ognuno di loro ha delle virtù, anche i cattivi.
E Siegfried mi piace perché col suo cuore, col suo amore, mi ricorda tanto mio padre.
*era una specie di dedica*
Due paroline sul drago a due teste, su Wiki ho trovato questa scheda, riferita in buona parte all’araldica medioevale, ma riconducibile al drago slavo.
Non ho trovato di meglio^^’
Zmey, Zmiy, Zmij, змей, o Zmaj, o Drak, o Smok
Simile al drago europeo convenzionale ma con più teste. Sputano fuoco e possono creare poderose turbolenze quando volano. Nella tradizione slava il drago rappresenta il diavolo. Comunque, nel folklore serbo e bulgaro, i draghi sono difensori dei raccolti delle loro terre, combattendo contro un demone distruttivo chiamato Ala, che colpiscono coi loro fulmini.