Embé?
E lui non lo mettiamo nella lista dei personaggi di Saint Seiya?
Lui, la colonna portante dell'Episode G
alan?
Galarian Steiner
Per quanto non apprezzi particolarmente l'Ep.G, Galan è un personaggio che tutto sommato non mi dispiace proprio per niente. Anzi, gli sono molto affezionata.
Amo tantissimo il suo background, tonnellate di angst anche per lui, e mi piace ancor di più come ha affrontato tutte le paturnie giovanili per riuscire ad andare avanti.
È riuscito a non farsi schiacciare dal fato nefasto che – diciamocelo – si è tirato addosso, e secondo me l'ha fatto con molta dignità. È sempre così composto, non perde mai la calma! ♥
Riesce anche ad avere una conversazione civile con Shaka, che lo ricordo, in quel periodo non era certo la persona più cordiale del mondo! XD
Ci viene presentato come il capo della servitù della Quinta, ma pian piano scopriamo che in realtà anche lui era stato un aspirante Saint, e mica uno qualunque: era anche lui in lizza per l'armatura del Sagittario.
La cosa poi non è andata in porto, perché sappiamo benissimo chi se l'è guadagnata.
Il rapporto con Aiolos è una delle cose che mi piacciono della storia.
Dà una prospettiva un po' diversa dalla serie canonica – visto che non esiste, e che comunque poco sappiamo dell'addestramento di Saga e Aiolos – ma mi piace molto il rapporto che ha con Sagitter: pur essendo rivali per la stessa armatura non diventano mai nemici, anzi continuano a sostenersi a vicenda anche dopo.
Mi piace appunto perché il personaggio di Galan è riuscito a farci vedere un lato molto umano di Aiolos, quando era sì già molto luminoso, ma ancora non aveva l'aura di sacralità che invece lo permea in tutta la serie originale. Sono molto umani, molto ragazzi.
Galan non dice nulla ad Aiolos del suo tentato furto dell'Ichor perché
sa che il Luminosissimo avrebbe provato ad aiutarlo. Contravvenendo a regole sacre, ma per aiutare un amico avrebbe fatto questo e altro.
Il loro scontro poi mi ha sinceramente emozionata. Galan affronta Aiolos ben sapendo di non poter vincere, ma lo stesso non si tira indietro perché in fondo è un vero guerriero anche lui e avere la possibilità di morire come tale pur dopo essersi coperto di infamia è qualche cosa che solo il buon cuore di Aiolos avrebbe potuto permettere.
Perde un occhio e un braccio nello scontro, e anche se la vita l'ha avuta salva è lo stesso una piccola morte: muore l'aspirante Saint, muore il guerriero.
Galan decide allora di cambiare strada: menomato in quella maniera non avrebbe comunque potuto combattere, ma abbandona definitivamente la strada del guerriero per passare a quello della servitù.
Il fatto che decida di mettersi al servizio di Aiolia non è certo casuale. È praticamente di famiglia e il leoncino gli vuole bene – uno dei pochi, se non l'unico, che continua a volergli bene anche dopo il tentato furto. Inoltre qui ritorna il rapporto con Aiolos: Galan è
molto in debito con lui, moralmente, per cui è quasi d'obbligo per lui mettersi al servizio di Aiolia.
E anche questo è un punto che mi piace molto: Galan non può certo sostituire Aiolos, ma lo stesso tenta di essere una figura di riferimento per il ragazzino, a metà tra un fratello e un padre (l'episodio del vino, per quanto lollosissimo, mi intenerisce un sacco da questo punto di vista).
Galan mi piace un sacco, perché mantiene sempre la sua compostezza, nonostante tutto quello che gli è successo e tutto quello che succede anche dopo.
Aiolia è parecchio esagitato nel G, ma Galan lo controbilancia con estrema pacatezza, senza mai scomporsi. Riesce sempre a fornirgli la giusta prospettiva da cui guardare lo cose, in maniera sempre molto saggia.
E poi prepara le mele a forma di coniglietto! *___*
Edited by beat_88 - 29/1/2011, 13:14