Senza le stelle, [ Contest Cinque Stagioni - Tema Autunnale ]

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beat_88
view post Posted on 13/11/2010, 14:14




Titolo: Senza le stelle
Autore: beat
Presentazione: [cit.] Seiya è così straordinariamente sicuro di quello che pensa che a confronto lei non è che una bambina, insicura e impacciata. La sua presunta forza d'animo si infrange irrimediabilmente contro quel sorriso di disarmante fiducia. [/cit.]
Personaggi/Pairing: Seiya/Miho
Genere: Sentimentale
Rating: Verde
Note: Ambientato nel volume 8, poco prima della partenza per il Santuario, quando Seiya va a salutare Miho. I dialoghi sono pezzi originali dei discorsi presi da suddetto punto. Non sono tutti perché se no Seiya avrebbe parlato davvero troppo! XD
Buona lettura! ♥


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Senza le stelle


“Seiya… giura che tornerai!”

Le mani di Miho sono giunte, come in preghiera. Seiya è testardo. Lo è sempre stato, fin da bambino. Sempre pronto a menar le mani e far confusione. E lei ogni volta si trovava a dovergli curare le ferite che immancabilmente si procurava. Ma in fondo Miho non se ne era mai dispiaciuta troppo, perché nonostante il suo essere testardo e avventato, Seiya era sempre stato pronto a difendere ciò andava difeso. Miho non ricordava una sola volta in cui quel pestifero bambino si fosse tirato indietro quando aveva avuto davanti un'ingiustizia che era in suo potere raddrizzare.
E in quel momento era la stessa cosa. Anche se stava per andare ad affrontare i guerrieri più forti del mondo, i suoi occhi erano decisi, la sua voce era ferma e aveva dipinto in volto quel sorriso tipico di chi è assolutamente sicuro di sé: della sua forza al pari delle sue motivazioni. Ciò che lo sosteneva era il suo incrollabile senso di giustizia.

“Io vivrò con solennità qualsiasi destino. Quelle che ho non sono semplici cicatrici, ma le ferite con cui sono diventato più forte.”

Gli occhi di Miho si riempiono di lacrime, a dispetto della decisione di non piangere di fronte a lui.
Seiya è così straordinariamente sicuro di quello che pensa che a confronto lei non è che una bambina, insicura e impacciata. La sua presunta forza d'animo si infrange irrimediabilmente contro quel sorriso di disarmante fiducia.
E alla fine non riesce proprio a ricacciare indietro le lacrime: sa che qualsiasi cosa provi a ribattere, non sarebbe altro che un inutile giro di parole pretestuose. Miho sa di non avere alcun diritto di mettersi in mezzo, tra Seiya e quel suo destino che ha accettato nonostante tutte le disgrazie capitategli già in quei pochi anni di vita. Può solo limitarsi a appoggiarlo nella sua decisione di proseguire, sostenerlo silenziosamente, e pregare ferventemente gli dei affinché riesca davvero a tornare sano e salvo, un giorno.

“Ho ragione, vero Miho?”
“S… sì…”


Miho in verità non l'ha ascoltato con attenzione. Intuisce che quello che Seiya ha appena detto è qualche cosa di importante, ma non saprebbe ripeterne nemmeno una parola. La voragine che lenta si sta aprendo nel suo cuore le concede a malapena la forza di stare ritta in piedi. Miho non può che annuire e concordare con Seiya. Non potrebbe davvero fare altro in quelle condizioni, nel momento di quella separazione che davvero teme sia l'ultima.
Mancano solo i saluti: non sono rimaste altre parole da pronunciare. Impacciato, come sempre in quel genere di cose, Seiya si limita a stringerle gentilmente una spalla. Ormai Miho ha rinunciato a trattenere le lacrime e seppur nel dolore riesce in qualche modo a trovare la forza per fare quel passo in avanti per poter abbracciare Seiya.
Un vero abbraccio, finalmente.
Vorrebbe trattenerlo e non lasciarlo andare via. Vorrebbe riuscire a farlo rimanere lì con lei, sotto quell'immoto cielo stellato, sotto le fronde autunnali di quel giardino a lei tanto caro. Vorrebbe avere la forza necessaria per tenerlo legato a lei per sempre, ma con le sue esili braccia non può fare altro che stringerlo in un fragile abbraccio.
Poggia la fronte al petto di lui, udendo il ritmo del cuore di Seiya accelerare un poco. Non sa che cosa sia il cosmo, ma in quel momento sente chiaramente un tepore che non ha nulla di fisico spandersi dal corpo di Seiya e avvolgerla. Una calda e generosa carezza per la sua anima dolente.
Miho si aggrappa ad ogni singolo istante che le rimane prima che il ragazzo decida che è infine ora di partire. Cerca di imprimersi nel cuore e nella mente quegli ultimi attimi che può passare con lui. Gli ultimi momenti in cui ha l'illusione che sia suo, suo e di nessun altro. Niente dei, niente battaglie, niente guerre. Nient'altro se non Miho e Seiya.
Ma alla fine la realtà riprende il suo posto e il giovane Saint accenna timidamente un passo indietro per recuperare le distanze.
Un altro secondo e il distacco sarà definitivo.
Miho non sa come abbia potuto fare una cosa del genere ma, prima di lasciar passare quel fatidico secondo, si è alzata sulle punte dei piedi e ha baciato Seiya.
Un bacio quasi più sulla guancia che non sulla bocca.
Le loro labbra si sfiorano appena. Quel che basta.
Miho abbassa il capo, infine, non per nascondere le lacrime che ormai è da tempo che scendono copiose, ma per non dover guardare Seiya voltarsi e andare via.
Chiude gli occhi, quasi serrandoli; le mani sono strette al petto e la schiena è curva come per un peso insostenibile caricatole sulle spalle.
Il dolore minaccia di scoppiare, lo sente letteralmente premere contro le pareti del suo cuore sofferente e le lacrime non le sono mai sembrate così salate. E sente una mano carezzarle appena la testa, in un ultimo gesto straziatamente gentile di saluto.
Poi, solo la brezza serale, che scuote le fronde e senza pietà stacca le foglie ingiallite dai rami esausti.
La notte è inconcepibilmente buia senza le stelle.




 
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