Humor Inglese, [Contest Cinque Stagioni - Tema Primaverile]

« Older   Newer »
  Share  
AdharaDream
view post Posted on 31/5/2010, 22:20




Titolo: Humor Inglese
Autore: AdharaDream
Presentazione: Un'alba, un ospite inatteso
Personaggi/Pairing: Kanon/Rhada
Genere: Commedia, Fluff
Rating: Verde






Humor Inglese


Eos, la dea dell’aurora dalle dita rosate, rischiarava con una tenue luce l’altura su cui sorgevano le 12 case, annunciando l’arrivo di un nuovo giorno. L’alba era uno dei momenti in cui la pace e la calma regnavano incontrastate sul Santuario, era ancora presto per gli allenamenti e tutti i cavalieri erano ancora nei propri letti fra le braccia di Morfeo, ma presto si sarebbero svegliati e avrebbero intrapreso le loro attività quotidiane.
La luce rosata colorava il marmo del colonnato della Casa di Gemini, scacciando rapidamente le tenebre della notte e insinuandosi anche all’interno del tempio, ancora in ombra. Delle tende pesanti impedivano al giorno di farsi largo nelle stanze private della Terza Casa, proteggendo il riposo del suo custode. Kanon dormiva tranquillo nel letto sfatto, un braccio disteso sul cuscino, l’altro mollemente adagiato sul lenzuolo candido che gli raggiungeva a malapena la vita. I setosi capelli blu notte ricadevano disordinatamente sulle spalle e sul viso, scendendo come una cascata scura fino alla vita. Anche nella penombra in cui era avvolta la stanza era una vista mozzafiato per l’inatteso, mattutino, ospite che si era avventurato all’interno del tempio dei Gemelli, celando nella salita il proprio cosmo per non dover dare troppe spiegazioni riguardo la sua presenza al Santuario.
Si avvicinò silenziosamente per osservarlo meglio, già era difficile che Kanon abbassasse la guardia, in sua presenza poi non avveniva praticamente mai. L’espressione rilassata, il petto che si sollevava ritmicamente, lasciato scoperto per il caldo, la cicatrice sul ventre, in parte coperta protettivamente con la mano e un lembo del lenzuolo… Allungò una mano a sfiorarla delicatamente in un moto di tenerezza, ma si fermò con le dita a pochi centimetri dalla pelle del greco. Alt, da quando lui era tenero?
Alzò lo sguardo per non cadere di nuovo in tentazione e i suoi occhi caddero sulle tende accuratamente tirate.
Un ghigno gli si disegnò sulle labbra sottili.
A passi lenti e silenziosi si avvicinò alla finestra, afferrando un lembo delle tende, lo sguardo fisso sulla figura addormentata fra le lenzuola.
Con un colpo secco aprì le tende, lasciando che il sole appena sorto illuminasse in pieno il letto e il suo occupante, che mugugnò infastidito coprendosi gli occhi con il braccio e borbottando maledizioni su Saga e i Raggi di Sole che lo tormentavano anche di prima mattina.
Una risatina giunse alle orecchie di Kanon. Una risatina che di sicuro non apparteneva a suo fratello.
E tanto meno all’uomo più splendente del Santuario.
Conosceva solo una persona che potesse ridere a quel modo.
Socchiuse lentamente gli occhi, abbagliato dal sole che si rifletteva sul pavimento della camera, cercando di guardare il suo ospite che si teneva nascosto nell’ombra accanto alla finestra, controluce come ogni predatore che si rispetti, sogghignando a braccia incrociate e sguardo penetrante fisso sulla preda abbagliata.
Humor inglese
E magari si aspettava anche che gli offrisse un Earl Grey, in nome delle leggi di Zeus sull’ospitalità da dare agli stranieri.
Con un sospiro si alzò dal letto, cercando di ricordare dove suo fratello avesse messo la teiera, sapeva che il suo gentile ospite teneva molto all’etichetta.
Come se non fosse bastato quel senso dell’umorismo per lui incomprensibile.
 
Top
0 replies since 31/5/2010, 22:20   96 views
  Share